Pietro Mascagni – Francis Poulenc

LA-VOIX-HUMAINE_i4q7427©-Rocco-Casaluci-2017

Direttore

Michele Mariotti

Regia

Emma Dante

Scene

Carmine Maringola

Costumi

Vanessa Sannino

Luci

Cristian Zucaro

Coreografia

Manuela Lo Sicco

Assistente alla regia

Gianni Marras

Assistente alle scene

Roberto Tusa

Maestro del Coro

Andrea Faidutti

Interpreti

LA VOIX HUMAINE

Una donna

Anna Caterina Antonacci

CAVALLERIA RUSTICANA

Turiddu

Marco Berti

Alfio

Gezim Myshketa

Santuzza

Carmen Topciu

Lola

Anastasia Boldyreva

Lucia

Claudia Marchi

Attori

Sabrina Vicari, Mariella Celia, Marta Zollet, Silvia Giuffré
Samuel Salamone, Yannick Simons

Allievi della scuola Galante Garrone di Bologna

Nuova produzione del Teatro Comunale di Bologna

Sinossi

Cavalleria rusticana

L’Atto si svolge in un paesino della Sicilia, nel giorno di Pasqua. L’Opera comincia con la voce di compare Turiddu che intona una serenata alla sua bella Lola, pur sapendo che durante il suo servizio militare, lei ha sposato Alfio. Tra la folla di paesani in festa compare anche Santuzza, l’attuale fidanzata di Turiddu. Sentendosi in una posizione quantomai complicata, Santuzza decide di chiedere consiglio a Lucia, la madre di Turiddu.
Lucia afferma che Turiddu è andato a comprare il vino per la festa; quando Santuzza le controbatte che compare Turiddu è stato visto aggirarsi in paese, Lucia – temendo che qualcuno possa ascoltare le loro parole – la zittisce chiedendole di entrare in casa. Santuzza però rifiuta l’invito.
In casa di Lucia arriva Alfio, venuto a far visita alla madre di Turiddu. Alfio le domanda del vino per la festa, Lucia ripete nuovamente che se ne stava occupando Turiddu. Alfio le replica di averlo visto quella mattina stessa, aggirarsi attorno alla sua casa.
Appena Alfio esce di scena, Santuzza rivela a Lucia della relazione in corso tra Turiddu e Lola. Lucia, attonita, si rivolge alla Madonna per il peccato commesso da suo figlio.
Entrano quindi in scena Turiddu, che bisticcia con Santuzza, e Lola che si attacca anche lei con Santuzza.

Lola esce di scena per recarsi in chiesa; a questo punto la lite tra Turiddu e Santuzza diventa violenta. Quando Turiddu arriva ad usare violenza fisica su Santuzza, lei gli augura la malapasqua.
Anche Turiddu alfine si reca in chiesa. Santuzza, profondamente ferita e amareggiata, svela ad Alfio la relazione in corso tra sua moglie e Turiddu.
Finita la funzione, Turiddu si occupa di offrirevino ai paesani, con il secondo fine di passare più tempo in compagnia di Lola. Viene offerto del vino anche ad Alfio, ma questi lo rifiuta.
Turiddu allora fa per abbracciarlo, come gesto distensivo; questo si rivela essere uno stratagemma per mordergli l’orecchio e sidarlo quindi a duello.
Ormai completamente ubriaco, Turiddu abbraccia la madre e le raccomanda di badare a Santuzza.

La scena si chiude con urlo provenire dalla folla di popolani: “Hanno ammazzato compare Turiddu!”.

La Voix humaine

In scena è presente solamente una donna al telefono. L’opera rappresenta una complicata rottura di un rapporto d’amore. La donna, dopo essere stata lasciata, telefona al suo amante (del quale non si sente mai la voce all’altro capo del telefono) che ama ancora. La protagonista tenta anche il suicidio. A causa del basso livello del servizio telefonico di Parigi di quel tempo la conversazione viene interrotta più volte.