Scritto e diretto da Emma Dante

Con Manuela Boncaldo, Salvatore Cannova, Clara De Rose, Nunzia Lo Presti, Lorenzo Randazzo

Scene Carmine Maringola

Costumi Emma Dante

Luci Cristian Zucaro

Assistente alla Regia Claudio Zappalà

Assistente di produzione Daniela Gusmano      

Produzione FONDAZIONE TEATRO RAGAZZI E GIOVANI Onlus | Centro di Produzione Teatrale

 

  ProvaMaggio_31ALa prima parte dello spettacolo racconta l’interno di una capanna dove vive una famiglia molto povera: il taglialegna, la matrigna, Hans e Gret.  La capanna vuota e desolata, con i muri scorticati e il pavimento fatto di terra e radici, è ammobiliata soltanto da alcune sedioline sulle quali la famiglia dorme, mangia, si intristisce e si rianima di sogni. Sopra la fiancata di questa catapecchia si appoggia pesantemente un enorme carrubo che spinge la capanna come se si volesse prendere il suo posto.  Dalla finestra, ogni giorno, il padre e i due figli attendono speranzosi che il carrubo si riempia di carrubi alleggerendo il suo ammasso di foglie e, nell’attesa, divertiti, seguono con lo sguardo un grosso scoiattolo. 

Dalla porticina sgangherata entrano continuamente tutti gli spifferi del mondo, e quando c’è vento forte, il taglialegna deve chiudere la porta con un asse di legno e tre chiodi, per evitare che se ne voli via lui, la sua famiglia e tutta la capanna.  Da mangiare ci sono solo cipolle per tutta la settimana e la domenica un pezzetto di pane secco. 

Per colpa della miseria, Hans e Gret vengono abbandonati nel bosco dove una vecchia megera li fa prigionieri. Ma i due bambini coraggiosi riescono a uccidere la strega e a ritornare a casa, salvando il padre dalla morte. 

Una favola tremenda sulla miseria, una riflessione spietata sulla sopravvivenza a scapito dei più deboli. Ma Hans e Gret non si arrendono, con allegria superano gli ostacoli e con la fantasia riempiono i piatti per nutrirsi quotidianamente e riuscire ad andare avanti.