testo e regia di Emma Dante                      verso-medea-di-emma-dante_4

da Euripide
Spettacolo – Concerto
musiche e canti dei Fratelli Mancuso
interpreti: Elena Borgogni, Carmine Maringola, Salvatore D’Onofrio, Sandro Maria Campagna, Roberto Galbo, Davide Celona
luci di Marcello D’Agostino
produzione Compagnia Sud Costa Occidentale, Palermo

 

Medea compie un viaggio che è un’opera d’amore: la sua natura si plasma e si nutre della sua sofferenza. Sceglie la colpa! La sua storia lo esige, la sua indole. E’ una barbara che non riconosce altra autorità se non quella del proprio istinto, per questo si attacca disperatamente al concetto di libertà. Per lei è rassicurante pensare di essere libera, di poter scegliere il proprio destino, di poterlo fare e disfare con le proprie mani. La sua appartenenza a un gruppo familiare o di classe o di nazione o di religione limita la sua presunta libertà, perché Medea si sente straniera ovunque. La sua tragedia consiste nella difficoltà di mantenere coscienti le sue pulsioni primitive, lottando disperatamente perché non si trasformino in regole da rispettare.

La diversità di Medea ha a che fare col travaglio del parto, con la sua fertilità devastante e rigogliosa, con la sua innata capacità di generare e di perpetuare la specie in un paese abitato soltanto da un popolo maschile inadatto a sviluppare il seme. Giasone l’abbandona incinta e si fa re di una città sterile. Il vero delitto con cui Medea punirà Corinto, sarà negargli i figli, partorendo aborti come eredi, decidendo a monte il destino di una città nella quale senza di lei è impossibile perpetuare la specie.

Immagino un viaggio verso Medea come se fosse un paese straniero. Attorniata da uomini-donne di Corinto che sognano pance gravide, vagiti di neonati, coccarde e corredi di figli attesi. Immagino l’allestimento di questo spettacolo in un luogo pieno di grazia e di senso, dove l’atmosfera del teatro stesso rilevi la drammaticità della storia. Dove a riempire bastano un canto e un silenzio. Dove la parola di Medea riecheggi forte e chiara. I fratelli Mancuso canteranno l’amore e l’odio. Il travaglio è in atto: Medea sgrava la sua tragedia.

 

Emma Dante

Distribuzione:
Grompone Mamagment / www.aldogrompone.it
Aldo Miguel Grompone / Via Giulia N°69, 00186 – Roma


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